COMUNICATO STAMPA
Bolzano, 17 Settembre 2025
Ladurner in collaborazione con Gruppo CAP e il supporto di ReteClima, si adopererà nell’ attività di riforestazione di un’area di Sesto Pusteria devastata dalla Tempesta Vaia, trasformando le ferite lasciate dal disastro in un simbolo di rinascita. Un gesto che va oltre il dovere, perché nasce dalla volontà di custodire le bellezze del territorio e garantire la loro salvaguardia.
L’attività in programma martedì 23 settembre alle ore 10.30 – e che, in caso di maltempo, si svolgerà martedì 30 settembre – rientra nella Campagna nazionale Foresta Italia® di Rete Clima, attiva su tutto il territorio nazionale, con un impegno che non resterà sulla carta: saranno gli stessi dipendenti Ladurner a scendere in campo “zappa e piantine alla mano” per dare vita al nuovo bosco. Un’azione collettiva che unisce competenza, passione e responsabilità, e che testimonia quanto la cura del territorio sia parte integrante dei valori dell’azienda.
Ladurner, azienda bolzanina attiva nelle tecnologie per la raccolta e il trattamento dei rifiuti urbani, nella costruzione di impianti di trattamento rifiuti in tutta Italia, nella produzione di energie rinnovabili e nelle bonifiche ambientali, ha avviato il proprio progetto di riforestazione in un’area di Sesto Pusteria/Sexten (BZ), in Val Pusteria. Il progetto prende forma grazie al supporto tecnico di Rete Clima, realtà di riferimento in Italia nello sviluppo di progetti ESG per le imprese, e alla collaborazione con il Corpo Forestale della Provincia di Bolzano. L’iniziativa prevede la messa a dimora di 500 alberi e arbusti autoctoni, un gesto concreto di rinascita che si inserisce nella cornice della Campagna nazionale Foresta Italia®, la più grande iniziativa forestale privata del Paese, attiva in tutte le 20 Regioni con l’obiettivo di rafforzare il capitale naturale italiano e restituire vita ai territori colpiti da calamità.
L’area scelta non è casuale: qui, oltre alle devastazioni della tempesta Vaia del 2018, si sono abbattute nuove ferite con i pesanti schianti da neve del 2019 e 2020, aggravate dall’attacco del bostrico tipografo, il piccolo coleottero che in pochi mesi riesce a decimare intere distese di abeti rossi. Un susseguirsi di eventi che ha trasformato questi boschi in un simbolo di fragilità ma ora anche di resilienza e speranza.
Con questo progetto, infatti, Ladurner conferma il proprio impegno concreto a favore del territorio locale e delle foreste altoatesine, contribuendo al recupero di un territorio montano di grande valore ecologico e paesaggistico. “L’iniziativa di riforestazione avviata a Sesto Pusteria rappresenta per Ladurner un intervento coerente con la propria strategia di sostenibilità e con l’impegno a integrare le tematiche ambientali nei processi aziendali e nel rapporto con i territori in cui l’azienda nasce – affermano Simone Paoli e Maria Paola Molinaro, per il Reparto Sviluppo di Ladurner – L’obiettivo non è soltanto ripristinare un’area gravemente compromessa dalla Tempesta Vaia e da successivi eventi naturali, ma anche contribuire in modo strutturato all’aumento del capitale naturale locale, alla tutela della biodiversità e alla resilienza degli ecosistemi forestali.
Come sottolineato anche dall’Amministratore Delegato del Gruppo Ladurner, Andrea Silvestri, “la responsabilità ambientale non è un elemento accessorio, bensì un fattore strategico e distintivo del nostro modello di impresa”. In quest’ottica, la riforestazione rientra in un più ampio portafoglio di azioni che comprendono interventi di forestazione urbana e attività di compensazione emissiva internazionale certificate secondo standard riconosciuti. Il coinvolgimento diretto dei dipendenti nelle attività di piantumazione conferma inoltre la volontà di tradurre i principi ESG in pratiche concrete, capaci di generare valore ambientale, sociale e territoriale.”
“La collaborazione tra mondo profit e mondo non profit permette la realizzazione di questi meravigliosi ed utili progetti, che contribuiscono a farsi carico di problematiche ambientali nei vari territori del Paese – afferma Paolo Viganò, Fondatore di Rete Clima – In particolare, con questo progetto Ladurner ha colto l’opportunità di sostenere il proprio territorio seriamente colpito da calamità naturali, favorendo i rimboschimenti che accelerano il rinnovamento forestale naturale delle aree interessate dagli stress ambientali e che permettono alle foreste di continuare ad esercitare la loro funzione protettiva.”
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio e strategico che vede Ladurner sempre più impegnata a intrecciare ambiente, innovazione e territorio. La riforestazione a Sesto Pusteria non resta un caso isolato::accanto a questo progetto locale, l’azienda porta avanti anche altre azioni complete, insieme GRUPPO CAP, legate alla BioPiattaforma a Sesto San Giovanni (MI), un impianto unico in Italia, con due linee produttive che uniscono il trattamento dei rifiuti e la depurazione delle acque in una prospettiva di economia circolare a impatto zero. Verrà sviluppata una bioforest e un filare alberato nei pressi dell’impianto e verranno compensate le emissioni anche a livello internazionale attraverso crediti di carbonio certificati secondo gli standard Verra investendo nella costruzione di una centrale idroelettrica in Costa d’ Avorio. Un mosaico di interventi che conferma la volontà della società di lasciare un segno positivo e duraturo ovunque essa operi.
Profilo di Ladurner
Ladurner nasce nel 1990 con la realizzazione e la gestione di impianti per la depurazione delle acque. Dal 1992 inizia lo sviluppo di attività anche nel settore dei rifiuti solidi urbani e dal ‘93 iniziano le prime attività di bonifica di siti inquinati. Con la costituzione della holding Ecoproject, l’odierna Ladurner Ambiente, ha inizio l’attività di partecipazione e controllo di società di progetto (SPV) e l’acquisizione della prima società-impianto. Nel 1998 hanno luogo le attività di costruzione e gestione di impianti di compostaggio a Mira (Venezia) con la prima società di progetto, che poi darà vita anche all’impianto di compostaggio del Polo integrato di Fusina. Nel 2000 si aggiunge l’attività di costruzione e gestione di impianti di produzione di CDR (combustibile derivato da rifiuti) presso Il Polo integrato di Fusina (VE) nell’ambito di una società di progetto e, negli anni successivi, Ladurner Ambiente consolida la propria presenza nel settore del trattamento dei rifiuti urbani, sia dal punto di vista impiantistico, tecnologico e gestionale che da quello dell’organizzazione della raccolta e del trading dei rifiuti. Il 2006 è l’anno in cui si sviluppa l’impegno nella produzione di energie rinnovabili, con l’attività di costruzione e gestione di impianti di digestione anaerobica da fonti agricole, con lo sviluppo di una subholding e di società di progetto (Enerfarm). Nel 2007 approda anche nel fotovoltaico con la costruzione e gestione di impianti a terra. Nel 2009 alla digestione anaerobica da fonti agricole si aggiunge l’attività di costruzione e gestione di impianti di digestione anaerobica da rifiuti, con il revamping e l’implementazione di impianti di compostaggio già esistenti. Nel 2010 avviene lo sviluppo della subholding Renerwaste e l’inizio della costruzione di un impianto di trattamento di terre da bonifica a Sinigo (Merano). Nel 2015, nel mese di dicembre, viene firmato l’accordo di investimento che porterà, nel 2016, al controllo di Ladurner Ambiente, mantenendo comunque nel capitale gli azionisti originari. L’operazione porterà alla collaborazione industriale tra la Zoomlion e Ladurner Ambiente, che inizia il proprio percorso in Cina con la costruzione di impianti di digestione anaerobica. Nel 2019, con la cessione a Snam della subholding Renerwaste, parte la collaborazione industriale con il Gruppo Snam che porta anche alla cessione dell’organizzazione e degli asset impiantistici di produzione di biometano dal trattamento dei rifiuti organici. Nel 2021, con la produzione dei mezzi per l’igiene urbana, prende forma più definita l’attività di Ladurner Ambiente al servizio del concetto di “Economia Circolare” a 360 gradi, rafforzata dal progetto “Transphorma”, che prevede la creazione di un perimetro industriale che risponda in modo innovativo ai bisogni dei due segmenti principali del settore dei rifiuti, cioè la raccolta ed il trattamento in sinergia con le divisioni di business “Equipment” e “Enviro”, sviluppando iniziative finalizzate al recupero di materia ed energia e di mobilità sostenibile.
Profilo di Gruppo CAP
Gruppo CAP è la realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano secondo il modello in house providing, garantendo cioè il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso un know-how ultradecennale e le competenze del proprio personale coniuga la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione con un’organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio e di accrescere la conoscenza attraverso strumenti informatici. Per dimensione e patrimonio, Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale. Nel 2022 si è aggiudicato il premio Top Utility Ten Years come Utility italiana più premiata negli ultimi dieci anni.
Profilo di Rete Clima
Rete Clima è un network tecnico multidisciplinare costituito da una Fondazione, che opera come Impresa Sociale, ai sensi delle indicazioni del TU del Terzo settore, e da una Società Benefit. Dal 2011 la Rete accompagna le Aziende in percorsi di sostenibilità e di decarbonizzazione, dando corpo ai temi ESG dentro le Organizzazioni. Sostiene la Governance e l’azione sostenibile delle Aziende misurando il loro livello di circolarità e di sostenibilità, sviluppando e supportando l’attuazione della loro strategia ESG, coinvolgendo gli stakeholder nei progetti sostenibili, aiutando la decarbonizzazione delle Organizzazioni attraverso valutazione, riduzione e compensazione delle emissioni di gas serra. Rete Clima sviluppa inoltre progetti forestali in Italia nell’ambito della Campagna nazionale Foresta Italia®, promossa insieme a Coldiretti nazionale ed a PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), patrocinata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal CUFAA (Carabinieri forestali). Essa mira a tutelare, ripristinare o sviluppare le foreste in Italia grazie al sostegno delle Aziende che vogliono investire nel capitale naturale nazionale e nella promozione della biodiversità in Italia. Per maggiori informazioni: www.reteclima.it
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